Stefania Turco – HR & Operation Manager
Tutto ciò che ci fa male o ci procura dolore, lo fa a causa di un processo chiamato separazione. Anche le ferite emotive con le quali, tutti, prima o poi, facciamo i conti, come l’abbandono, il rifiuto, la negazione, il tradimento, l’ingiustizia e l’umiliazione hanno, nella loro genesi, una separazione. Stessa cosa per l’impresa! Infatti, quando un’impresa fallisce o non raggiunge i suoi obiettivi di budget o di processo, scopriamo che, prima ancora di comportamenti inefficaci o controproducenti, esiste una separazione. Separarsi dai propri valori aziendali, vere e proprie barre di timone che mantengono la rotta, ci porta a determinare deficit più o meno grandi.
Si creano così le ferite d’impresa, la negazione dei valori, l’abbandono della mission, il rifiuto dell’assunzione di responsabilità sui processi di governo, il tradimento della vision che ci fa comprendere che lavoriamo per un’impresa in cui non ci riconosciamo più, fino a subire o infliggere ingiustizie nelle interrelazioni esterne ed interne, fra soci o a livello gerarchico, per finire con una sensazione di umiliazione per non essere riusciti in quella che era la “nostra impresa”. Come nella vita ci avvaliamo di strumenti di coaching, nell’impresa possiamo ricorrere alla consulenza integrata, sia in avvio che in fase di progettazione, addirittura possiamo ricorrere ad essa, anche quando pensiamo di aver sbagliato tutto.