World Economic Forum WEF 2021

Alzi la mano chi non ha sbirciato nei report dei tavoli di DAVOS! Al grido di “Miglioriamo il mondo”, Klaus Schaw fonda l’European Management Forum, attivo dal 1971 fino al 1987, anno della sua trasformazione in World Economic Forum, ente che ancor oggi, più che mai, è attivamente impegnato in qualità di osservatore delle novità che trasformano il mondo in cui viviamo. Lo ammetto sono totalmente dipendente dai WEF records! È l’indipendenza con la quale muove i suoi strali, elargisce consigli e severi giudizi verso governi e politiche, che mi affascina. Tutto e tutti vengono passati al microscopio da un esercito di studiosi, e i report prodotti che passano dal palco dell’organizzazione, a diventare vere e proprie strategie di sviluppo usufruibili da pubbliche amministrazioni o imprenditoria privata, coinvolgendo chiunque, su politiche sociali, ambientali, sanitarie, scientifiche, informatiche e iper high-tech.

Scorrendo avidamente le migliaia di pagine virtuali, tengo sempre ben presente le critiche mosse da filosofi e pensatori, sintetizzate dal Noam Chomsky sull’esagerata propaganda del termine global e sulla conseguente frustrazione che provoca nelle infinite nicchie umane che, vedono ignorate le proprie problematiche quotidiane, alle quali non ci possiamo più permettere di far orecchie da mercante, dato che nessun luogo al mondo è ormai così distante da non investirci. Ma chi scrive cosa? Il sito web svela nomi e cognomi, così mi ritrovo ad ascoltare e leggere politici, intellettuali, scienziati, giornalisti, tutti selezionati, attraverso il proprio ruolo, fama e capacità di smuovere uomini o coscienze. Chiunque si interessa di scienze della comunicazione ne intravede il lato manipolatorio, vero è che, una così bella vetrina, colpisce l’attenzione, e in un istante si preferisce esser dentro. Mai come nel 2021 l’attenzione è stata posta su ambiente, salute e economia.

Il WEF 2021 si è proposto di individuare, analizzare, proporre e attuare il big reset per facilitare l’economia degli stakeholder (impresa, governo o individuo) che influiscono sulla direzione dei vari mercati. Ero preparata! Già il WEF 2019, l’attenzione era rivolta al singolo, ai professionals, stilando le venti tips improrogabili per il nuovo avvio ed evoluzione in ogni campo professionale. WEF 2021 cambia le parole tingendole dei toni ecologici, manipola la materia economica, veicolandola, finalmente, verso un capitalismo etico, una fusion fra un socialismo religioso e l’urgenza di far convivere in maniera ottimale sette miliardi e spicci di persone. I tavoli di Davos si chiedono – quasi urlando – se l’umanità ha compreso la china irreversibile intrapresa.

Come agiremo allora? La risposta è: con resilienza e sostenibilità verso l’impresa sociale. La faccio facile, ecco i temi chiave dei vari forum che ho chiesto, ai colleghi per la consulenza integrata, di leggere:

– Come salvare il Pianeta (non c’è un pianeta B! Esiste un pianeta B?)

– La sanità del futuro (prevenire le emergenze)

– Società e lavoro del futuro

– Ottimizzazione della tecnologia

– Distribuzione equa dell’Economia mondiale

– Better business in parallelo alla geopolitica

Una vera goduria è stata leggere quali nuove tecnologie cambieranno il mondo, già dal prossimo 2022. Rivoluzione nell’agricoltura! Saremo più verdi anche attraverso i campi auto fertilizzanti che migliorano la produzione senza depauperare il terreno, studiati anche per eventuali colonie extraterrestri. Allerta spoiler! Ci muniremo di apparecchi medico-sanitari di diagnosi attraverso il respiro del paziente! Una specie di spettrometro che individua alterazioni nelle esalazioni prodotte. Ne consegue l’abbattimento della produzione massiccia di farmaci a vantaggio del farmaco personalizzato on demand! Viene chiesto di puntare sulla prevenzione, affidata a test genetici (dati biometrici?) per evitare mutazioni cellulari e sulle vaccinazioni di massa (sic!). Tutto ciò ci porterà verso il trattamento unico (W la tecnologia!), che annulli la cura, lunga, costosa e dolorosa.

Ci dicono che abiteremo in edifici costruiti su materiali stampati in 3D! E per quanto riguarda lo spazio, viene varata l’aviazione elettrica sulla terra e nuove tecnologie che abbrevino i viaggi extraterrestri. Tutto ciò per ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera (qui gli scienziati si espongono con teorie contrastanti) Il mondo del lavoro, a causa delle restrizioni governative imposte durante il COVID 19, è profondamente cambiato, come è cambiata la società che lavora. I single aumentano, e la maggior parte di loro lavora in smart-working, quindi, luoghi e posti di lavoro vanno totalmente riorganizzati. Viene richiesto e, sempre più spesso, oggi accettato di lavorare “all day long”, con crescente chiusura del lavoratore a nuovi stimoli. Si prediligerà assumere chi vive in coppia o gruppo o nei già famosi co-workingplace. Caspita! È iniziata l’epoca della “famiglia per scelta”. Infine, ecco servita una bella dose di dopamina attraverso i motti e incitamenti degli stakeholders:

– Prima ci muoviamo prima otteniamo risultati

– Teniamoci Pronti ad accettare le innovazioni eclatanti del prossimo futuro!

– Condivisione, collaborazione e complicità, con accesso facilitato alla data economy. Evitare la disuguaglianza digitale attraverso i 3 principi inviolabili di integrity, inclusivity e interoperability.

– Abbracciamo la filosofia: “scegliamoci il futuro” con una dose booster di ottimismo.

“Ah Stefà, quant’è bbello o’ futuro!” (dal film “La grande bellezza”)

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