Il Nuovo processo di Famiglia alla luce della Riforma Cartabia

La Riforma CARTABIA – Legge 26.11.2021, n. 206

Durante l’incontro del 02.02.2022 si è illustrata la Riforma del processo civile e gli effetti di questa sulle procedure riguardanti, nello specifico, il diritto di famiglia. L’evento è stato organizzato dal Centro Studi Borgogna e dal Dott. Marco Cipriano, e sono intervenuti l’Avv. Patrizia Giannini, membro CSB, l’Avv. Maria Giovanna Ruo, Presidente Nazionale di Cammino, e l’Avv. Filippo Romeo, Professore associato di Diritto Privato, nonché docente in “Diritto delle persone, delle relazioni familiari e dei minorenni” presso la Scuola di Alta Formazione Specialistica istituita dalla Camera Nazionale Avvocati per la Famiglia ed i Minorenni.

Ciò che è emerso durante l’incontro è che la Riforma ha una principale finalità: ridurre ad unità una frammentazione di procedure, per giungere ad un processo declinato al singolare – come lo ha definito proprio il Ministro Cartabia – ed avere così, finalmente, un impianto efficiente, snello e decisamente più celere.

Come avverrà questa “rivoluzione”?

Abbiamo inteso, grazie agli interventi degli avvocati presenti, che la Riforma Cartabia si articolerà in tre fasi temporali.

Prima fase: avrà immediata attuazione ovvero decorsi 180 gg dall’entrata in vigore della legge delega 206/21, quindi entro la fine di giugno 2022, vedremo già i primi effetti. Le novità più interessanti riguardano

  1. La negoziazione assistita familiare, alla quale potrà farsi ricorso anche per quegli accordi che hanno ad oggetto l’esercizio della responsabilità genitoriale per i figli nati fuori dal matrimonio, esclusi dalle previsioni precedenti;
  2. Il curatore speciale del minore, la cui figura viene codificata con il nuovo art. 78 cpc che tipizza i casi in cui la nomina del curatore è obbligatoria, a pena di nullità del procedimento, e quella in cui è facoltativa. Con la riforma si è voluto dar voce al minore all’interno di tutti i procedimenti che lo riguardano e ciò perché il minore non sia mai sfornito di una adeguata rappresentanza processuale.
  3. Sono riscritti i criteri di riparto della competenza tra il Tribunale Ordinario e Tribunale dei minori, con sostanziale svuotamento delle competenze di quest’ultimo.

Inoltre, è stato sostanzialmente riscritto l’art. 403 cc relativo il procedimento di allontanamento del minore dalla sua famiglia di origine, ove diverrà obbligatorio l’intervento del Giudice.

 

Seconda fase: il Governo è delegato ad adottare, entro la fine del 2022, uno o più decreti legislativi che rivoluzioneranno, tra l’altro, il rito delle cause familiari; la procedura sarà più snella, superando l’attuale rito camerale nel rigoroso rispetto del diritto di difesa e del principio del contraddittorio. Inoltre, dal 2023, si potranno chiedere, in un unico procedimento, sia la separazione dei coniugi che il divorzio, con evidente riduzione di tempi e costi.

Terza Fase: entro la fine del 2024, il Governo  è delegato ad adottare uno o più decreti legislativi per istituire il Tribunale unico per le persone, per i minori, per le famiglie che si occuperà anche delle competenze ora in capo al Tribunale dei minori e giudice tutelare e quindi solo giudici togati, altamente specializzati e formati, potranno occuparsi di procedimenti di diritto di famiglia.

Certamente una Riforma epocale che merita molta attenzione e di cui si parlerà anche nei prossimi incontri del Ciclo sul Diritto di Famiglia del Centro Studi Borgogna; il prossimo incontro è previsto per martedì 8 Febbraio 2022, ore 18,00 insieme all’Avv. Patrizia Giannini, Avv. Paola Moreschini e Avv. Giovanna Barca, dell’associazione ICALI, e parleremo di Diritto di Famiglia Transfrontaliero.

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