Nomadi Digitali

DL SOSTEGNI TER, LEGGE N° 25 DEL 28 MARZO 2022.

Arrivano i Nomadi Digitali. Arriva in Italia, attraverso un emendamento al Decreto Sostegni Ter, convertito in Legge, la possibilità – per la prima volta nel nostro ordinamento – di accogliere anche i cittadini extra europei che svolgono attività altamente qualificata, attraverso l’uso di strumenti tecnologici in smart working. (Gazzetta Ufficiale – serie generale n° 73 del 28 marzo 2022).

Evviva! L’Italia, ancora una volta, in tema lavoro e accoglienza, segna un bel punto scalando la classifica. L’Italia, da un punto di vista culturale, storico e paesaggistico, rappresenta una meta, anzi uno zibaldone di mete, ideale per l’aspirante remote workers e nomade digitale.

Si tratta ora, con l’attuazione delle norme appena varate dal Legislatore, di costruire, attorno a questa posizione di vantaggio italiana, anche un environment legale, amministrativo e infrastrutturale che consenta al remote worker che abbia scelto l’Italia, di trovare quella comodità e leggerezza che è aspirazione specifica di questa tipologia di lavoratori. Succede che, il Ministro del Lavoro, il Ministro degli Esteri e Il Ministero per il Turismo dovranno lavorare di concerto, attraverso un Decreto Interministeriale,  per ciò che richiede l’approvazione di questo emendamento,  e cioè definirne i requisiti.

Restate connessi, daremo tutti gli aggiornamenti.

I nuovi remote workers extra UE che decideranno di svolgere la propria professione da remoto o in smart working in Italia, verranno accolti, attraverso un permesso di soggiorno per motivi di lavoro apposito, senza le limitazioni previste dei flussi migratori  (vedi nostro articolo del 27 gennaio 2022). Ecco che un’impresa straniera e non residente sul nostro territorio nazionale, può avere le proprie risorse lavorative all’estero, quindi anche qui in Italia.

Fra i requisiti per avere il permesso di soggiorno di nomade digitale, c’è la verifica del minimo salariale, ovviamente una dichiarazione della Società di cui si è dipendenti oppure dare prova di essere lavoratori autonomi, e la qualifica dovrà rispettare parametri di professionalità da svolgere da remoto. Inoltre bisognerà essere in possesso di un’assicurazione sanitaria o contro infortuni, valida per l’intero territorio Italiano. Se verranno rispettati tutti gli impegni di carattere retributivo e fiscale, al titolare verrà rilasciato un primo permesso di soggiorno, in qualità di nomade digitale per un anno, senza necessità di nulla-osta.

Chi sono questi remote workers o nomadi digitali?

Sono donne e uomini, cittadini di un paese extra UE, che svolgono mansioni altamente professionali e digitali in autonomia e caratterizzate dalla circostanza che l’ erogazione delle attività non avviene presso la sede operativa dell’impresa bensì in smart working e da remoto.

Rumors anticipano che per molta parte di questi remote workers il permesso di soggiorno per lavoro potrà essere esteso fino ad un massimo di due anni, e potrà comprendere eventualmente tutta la famiglia.

In attesa del Decreto Interministeriale, queste voci fanno da corollario ad uno scenario politico futuro sulla riforma strutturale dello smart -working. Infatti, su iniziativa Parlamentare, è in esame alla Camera la proposta di Legge C2908 presentata il 24 febbraio 2021.

Faccio una precisazione d’obbligo. L’entrata in vigore della Legge avverrà dopo i 15 giorni di vacatio legis, cioè 15 giorni dopo la data della pubblicazione avvenuta il 28 marzo 2022. Il Ministero dell’Interno avrà 30 giorni dall’entrata in vigore delle Legge  per indicare quanto previsto all’art. 6 quinquies, ultimo comma.

ALT! Fermate il sorgere di cattivi pensieri!

Non arriverà un’altra invasione! Al contrario! Queste persone, se saranno di un numero rilevante, si trasformeranno in polizze di assicurazioni sulla nostra vita, anche lavorativa. Finalmente un volano per l’economia nazionale e territoriale! Infatti, oltre a lavorare e quindi a percepire uno stipendio dalle loro società, vivranno in Italia, ne impareranno usi e costumi, magari la lingua, e spenderanno i loro soldi extra EU, proprio qui, in Italia! E i loro datori di lavoro, anche i grandi CEO delle mega Corporate, si adopereranno affinché in Italia regni pace e prosperità. OH là! Io mi auguro che i nomadi digitali diventino milioni e miliardi, un gran bel flusso di umanità variopinta.

Più ci frequenteremo, più ci confonderemo e ci uniremo.

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